Ti raccontiamo cosa vedere in due giorni a Levanzo e Favignana, durante il nostro tour di due giorni alle Isole Egadi nella Sicilia occidentale.
Facendo base a Trapani, abbiamo dedicato un giorno intero all’isola di Levanzo e un giorno a Favignana. Inizialmente avevamo scelto di visitare Marettimo piuttosto che Levanzo ma purtroppo, a causa del mare troppo mosso, non è stato possibile. Ad ogni modo, sono stati due giorni pazzeschi!
Per conoscere meglio le Egadi e sapere come abbiamo organizzato questo tour, leggi questo articolo.
Cosa vedere a Levanzo

Iniziamo a raccontarti cosa vedere in due giorni a Levanzo e Favignana. Il nostro tour è iniziato proprio dall’isola più piccola.
Levanzo è una vera chicca. Una volta attraccato al piccolo porto di Levanzo Paese, ti troverai davanti a un paesaggio da cartolina: case bianche con porticine blu e un ambiente roccioso e selvaggio alle spalle. Senza dimenticare le caratteristiche barche dei pescatori che punteggiano l’acqua color turchese.
Levanzo è la più piccola delle Egadi, qui il tempo pare essersi fermato e la natura, pura e incontaminata, regala scorci mozzafiato. Senza dubbio uno dei luoghi che più abbiamo amato della Sicilia. La bellezza di quest’isola sta proprio nella sua semplicità, qui non ci sono macchine e ci si sposta rigorosamente a piedi. Oltre al pugno di case davanti al porto, non ce ne sono altre.

Siamo sbarcati sull’isola intorno alle 9.30 di mattina e abbiamo deciso di girarla a piedi piuttosto che il classico tour in barca. Se la tua intenzione è di passare il tempo in acqua o in spiaggia come noi, allora ti consigliamo di prendere da mangiare appena arrivi al porto nel bar/ristorante lì di fronte. Solo qui infatti sono presenti gli unici punti ristoro dell’isola.
Le spiagge di Levanzo: quali vedere
Visto il caldo torrido delle Sicilia ad agosto, il nostro primo pensiero è stato quello di cercare una spiaggia con dell’ombra. Quando abbiamo letto che a Cala Minnola era presente un’ampia pineta ci siamo detti: “Cosa aspettiamo? Fiondiamoci”! Come puoi immaginare difatti, le spiagge di Levanzo non sono attrezzate, quindi la ricerca dell’ombra è sempre un miraggio.
Cala Fredda e Cala Minnola
Il sentiero che conduce a Cala Minnola parte proprio dal porto, è ampio e facilmente percorribile. In circa mezz’ora di cammino arriverai direttamente nella pineta.
Lungo il tragitto incontrerai la bellissima Cala Fredda. Abbiamo preferito non fermarci perché c’era un po’ troppa gente, ma è veramente magnifica. L’acqua è azzurra a tal punto che sembra irreale.

Goditi ogni scorcio lungo il cammino perchè quest’isola è veramente ricca di paesaggi incantevoli. Oltrepassata punta San Leonardo ecco Cala Minnola. Ti consigliamo di prendere subito posto nella pineta che è attrezzata con tavoli e panche per picnic, visto che intorno all’ora di pranzo in tanti si dirigono qui.

Se come Jessica preferisci stare all’ombra, questo è il posto per te. Il panorama è fantastico e sotto le fronde degli alberi si sta veramente bene. Se invece sei come Roberta, che preferisce stare sempre al sole, ritagliati una spazio sulla costa rocciosa a ridosso del mare.

Noi abbiamo passato la mattinata qui, consumando il nostro pranzo al sacco per poi dirigerci verso Cala Faraglione. Non abbiamo considerato il caldo torrido e incamminarsi alle due del pomeriggio è stato un errore enorme. Se hai più tempo a disposizione, evita assolutamente questo orario.
Cala Faraglione
Questa spiaggia è una delle più affascinanti dell’isola e si affaccia direttamente sul Faraglione. La vista non manca, di fronte si ammira Favignana, mentre verso ovest Marettimo.
Raggiungere questa spiaggia è molto semplice: dal paese si percorre la strada panoramica che costeggia il mare per circa 20 minuti di cammino. Se invece parti come noi da Cala Minnola, metti in conto circa 45 minuti (tempo anche di una granita al gelso rinfrescante).

Anche in questo caso si tratta di una spiaggia libera composta da ciottoli, non sono presenti zone d’ombra né c’è disponibilità di ristori o bar. Il bello di queste spiagge sta proprio nel loro lato selvaggio. Tuttalpiù, puoi sempre portarti un ombrellone da casa come abbiamo fatto noi, anche se in sincerità non lo abbiamo mai usato. C’era troppo vento e abbiamo subito desistito.
Abbiamo trascorso qui il nostro pomeriggio a Levanzo per poi rientrare con l’aliscafo delle 17.30. Purtroppo, non abbiamo fatto in tempo ad ammirare il tramonto, ma ci hanno detto che è un’esperienza da togliere il fiato!
Cosa vedere a Favignana
Dopo Levanzo, proseguiamo il racconto di cosa vedere a Favignana. Appena sbarcati al porto, abbiamo subito affittato gli scooter per girarci tutta l’isola in giornata. Volevamo visitare il maggior numero di località possibili, nonostante non avessimo molto tempo.

Favignana è la maggiore delle isole Egadi, conosciuta anche come “la grande farfalla” per la sua forma che ricorda quella dell’insetto. In passato è stata un’isola di prigionia e centro dell’industria del tonno. Oggi è una delle più note località turistiche del Sud Italia. L’isola è divisa in una parte centrale che ospita il porto e il paese, mentre le spiagge più belle si trovano nella metà a est. Il versante ovest è raggiungibile solo attraverso l’unica galleria dell’isola che attraversa il Monte Santa Caterina.
L’unica cittadina dell’isola è Favignana Paese ed è qui che potrai trovare un alloggio nel caso in cui decidessi di trascorrervi le tue vacanze. La sola vera attrazione turistica è Palazzo Florio, oggi sede del Municipio e un tempo dimora dell’imprenditore Ignazio Florio. Fu proprio lui ad acquistare nel 1874 le tre isole e a riprendere in mano le tonnare. Oltre a questo, nel paese non c’è molto da fare ma si respira un’atmosfera tranquilla e rilassata.


Le spiagge di Favignana: quali scegliere
Oltre al paese, l’isola offre un paesaggio naturalistico ancora quasi incontaminato. Lungo la strada principale troverai le indicazione per raggiungere le spiagge. Non temere, ogni spiaggia è ben segnalata e in caso ti basterà seguire le flotte di motorini e biciclette per non perderti.
Cala Rossa, Spiaggia del Bue Marino e Cala Azzurra
Iniziando il nostro giro in scooter verso est, la prima cala che abbiamo incontrato è stata Cala Rossa. Il suo nome si dice derivi dal sangue versato dai cartaginesi durante la battaglia navale contro i romani nel 241 a.C. Qui avrai un primo esempio del paesaggio dell’isola e della conformazione rocciosa delle sue spiagge. Visto che era necessario parcheggiare lungo la strada e proseguire a piedi lungo un percorso per arrivare al mare, abbiamo preferito proseguire verso la Spiaggia del Bue Marino.

Qua resterai stupefatto dal panorama. La costa rocciosa è alta e cade a strapiombo nelle acque blu e turchesi del mare. Per raggiungere la cala è necessario scendere attraverso le vecchie cave di tufo e l’accesso al mare è possibile solo tramite un piano di materiale composito realizzato dall’uomo. L’acqua è fin da subito alta e non si tocca, l’ombra è poca, ma garantita da alcuni ingrottamenti delle cave. Purtroppo il mare era troppo mosso per poter fare il bagno, perciò abbiamo di nuovo ripreso gli scooter per dirigerci verso Cala Azzurra.

La prima espressione non appena siamo arrivate davanti a Cala Azzurra è stata: “Wow”. Sembra di trovarsi di fronte una piscina naturale. L’acqua è di un celeste ineguagliabile e il fondale rimane basso per molti metri da riva. Anche qui, purtroppo, lo spazio per appoggiare zaini e asciugamani è veramente poco dato anche l’eccessivo numero di persone. Sicuramente in periodi di bassa stagione questa cala è un paradiso, ma nei mesi di luglio e agosto è molto difficile ritargliarsi uno spazio. Perciò, avanti con la prossima spiaggia.
Eravamo stanchi e accaldati, perciò ci siamo fermati lungo la strada della costa meridionale che conduce a nord per una pausa bagno. Qui non c’era nessuno se non 2/3 persone del posto, l’acqua era fredda e piacevole e il fondale incredibile. Il punto esatto non è localizzabile sulla mappa, ma non avrai difficoltà a trovare luoghi simili lungo questo percorso.

Spiaggia di Marasolo
Giunta l’ora del pranzo, ci siamo fermati nel piccolo punto ristoro “Kiosko” proprio a fianco della Spiaggia di Marasolo. Il servizio è rapido e il cibo buono: servito in confezioni eco sostenibili e realizzato con prodotti freschi e homemade. La spiaggia è un piccolo lembo di roccia con un accesso agevole al mare e il fondale sabbioso. Finalmente qui ci siamo riposati un pò!

Il nord dell’isola e Cala del Pozzo
Proseguendo verso nord, ti troverai ad attraversare la galleria del Monte Santa Caterina e una volta oltrepassata il paesaggio ha tutto un altro aspetto. Qua la costa e l’entroterra diventano più selvaggi e incontaminati. Le montagne si stagliano all’orizzonte e il mare assume il colore di un blu intenso.
Puoi scegliere se sostare lungo la costa nei pressi del faro oppure proseguire verso l’estrema punta settentrionale ma ben presto troverai uno sbarramento della strada che non consente di andare oltre. Cerca invece il cartello marrone con scritto “I faraglioni”. Ti troverai su un tratto di strada sterrata lungo il quale è possibile parcheggiare per raggiungere le insenature di Calazza o Cala del Pozzo. Finalmente siamo riusciti ad aprire il nostro ombrellone e a goderci il mare e le sue onde, trascorrendo in relax il resto del pomeriggio.

Tra Levanzo e Favignana possiamo dichiarare che la nostra preferita resta Levanzo. Piccola, tranquilla e lontana dai flussi turistici di massa. Potessimo tornare indietro nel tempo, ci saremmo godute ancora di più quell’incredibile pineta.
Oggi ti abbiamo raccontato il nostro viaggio di due giorni a Levanzo e Favignana, consigliandoti cosa vedere in due giorni. Tu sei pront* per una vacanza alle Isole Egadi? Siamo qui per aiutarti ad organizzare il tuo prossimo viaggio! Compila direttamente il questionario per darci le prime informazioni oppure scrivici a jimotravelplanning@gmail.com per avere maggiori informazioni. Jimo!
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