Cosa vedere a Genga e Frasassi? Un giorno alla scoperta di questa zona nelle Marche significa fare un viaggio tra templi, grotte carsiche e le attrazioni suggestive di questo angolo magico marchigiano.

Le Grotte di Frasassi a Genga, nelle Marche, sono un must delle gite scolastiche in questa zona. Anche a noi è capitato di visitarle da bambine e da allora non ci eravamo più ritornate. Poi l’illuminazione: perché non tornarci e conoscerle meglio?
Così abbiamo organizzato una domenica di detox tra gli Appennini della provincia di Ancona per immergerci nella natura e nella serenità che questo angolo delle Marche ha da offrire.
Genga, un gioiello di montagna nelle Marche

Iniziamo il nostro tour su cosa vedere a Genga e Frasassi proprio da Genga, un piccolo borgo delle Marche a due passi dalla nota città della carta di Fabriano, e che deve la sua notorietà alle Grotte di Frasassi. Inserito nel Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi, il suo territorio immerso nella natura è la meta ideale per escursionisti, climbers, speleologi, bikers e soprattutto per famiglie e bambini.
Cosa vedere a Genga e a Frasassi?
Il Tempio del Valadier

Come arrivare
Se viaggi in auto, la migliore alternativa è parcheggiare in una delle piazzole lungo la strada principale che conduce a Genga. Altrimenti puoi usufruire dei parcheggi a pagamento delle Grotte di Frasassi. Da lì, bisogna percorrere a piedi circa 1.5 km per arrivare all’ingresso del sentiero che conduce al tempio.
Per raggiungere il tempio devi poi percorrere una salita di 800 metri. E’ un pò faticoso però il percorso è gradevole, ampio, lastricato e adatto anche a passeggini. Una volta in cima ti troverai di fronte uno scenario magico: un tempio di travertino bianco con una cupola in lastre di piombo, incastonato all’interno della montagna.
La storia del Tempio

Nel 1828 Papa Leone XII, originario di Genga, decise di commissionare all’architetto italiano Valadier, un nuovo luogo di culto . Venne così eretto l’attuale tempio. Per molti secoli, questo luogo misterioso è stato usato come rifugio dalla popolazione locale dai saccheggi, per poi diventare meta di pellegrinaggio.
Inoltre, se sei un appassionato di climbing, qui puoi scalare le pareti rocciose in base al tuo livello di esperienza.

Proprio a fianco del tempio, troviamo la Cappella del millenario Eremo di Santa Maria Infra Saxa. Conosciuto anche come il Santuario della Madonna di Frasassi, fu costruito nell’XI secolo nella parete rocciosa della grotta di Genga. Nel periodo natalizio ospita ancora oggi la Natività durante la rappresentazione del Presepe vivente.

Per anni questo angolo delle Marche è stato un luogo di culto, sconosciuto ai turisti. Oggi, invece, sta diventando una meta molto suggestiva, capace di lasciarti senza fiato per la sua magia.
Ti consigliamo di visitarlo durante la bassa stagione turistica (Aprile-Maggio-Settembre) o nelle prime ore del mattino, per evitare sovraffollamenti e goderti a pieno la sua incantevole atmosfera.
L’Abbazia di San Vittore alle Chiuse

Nella piccola frazione di San Vittore, a 7 km da Genga, troviamo l’Abbazia di San Vittore delle Chiuse. Una delle chiese in stile romanico più importanti delle Marche. Costruita in prossimità di un ponte romano sul fiume Sentino, la sua storia è avvolta dal mistero.


Edificata verso la fine del X secolo all’inizio della Gola di Frasassi, divenne sede dell’influente ordine benedettino. Ricoprì un ruolo fondamentale, controllando un vasto numero di chiese e castelli della zona. Un elemento al suo interno ci ha incuriosito: a sinistra dell’altare, nel vano della porta, c’è una piccola incisione nella parete a forma di otto o di infinito. Purtroppo non abbiamo trovato una spiegazione al suo significato.
Dietro l’Abbazia, troverai un piccolo spazio verde attrezzato con tavolini dove puoi fermarti per un picnic, uno spuntino o soltanto per riposarti nel completo silenzio.
Le Grotte di Frasassi
La ragione principale per visitare questo angolo verde delle Marche sono proprio loro: le Grotte di Frasassi, nei dintorni di Genga. Sono appunto delle grotte carsiche sotterranee, scoperte solamente 50 anni fa. Puoi visitarle solo prenotando e acquistando il biglietto online sul sito ufficiale.

La storia delle Grotte
1971. Rolando Silvestri del Gruppo Speleologico Marchigiano Club Alpino Italiano di Ancona, attraversando le pendici nord del monte Vallemontagnana, scoprì un piccolo imbocco. Con l’aiuto di alcuni amici riuscì ad aprire un varco in una sala. Gettando un sasso nel vuoto si resero conto dell’ampiezza e della profondità della grotta: oltre 100 metri.

Durante la visita nelle grotte, puoi scorgere proprio la fessura dalla quale si calarono per la prima volta gli speleologi. A noi ha fatto letteralmente rimanere a bocca aperta. Vedere quel minuscolo puntino illuminato ci ha fatto comprendere l’immenso coraggio che hanno avuto quegli uomini nell’avventurarsi nei meandri della terra.
Come visitare le Grotte di Frasassi

Puoi scegliere tra due diversi tipi di percorso:
- Percorso turistico: una passeggiata di circa 1h e 15 min attraverso cinque “stanze”, accessibile a tutti ad una temperatura di 14 gradi costanti tutto l’anno. Ti consigliamo di indossare scarpe comode perchè il pavimento è scivoloso e di portare con te una felpa per coprirti. Inoltre, ci sono diversi scalini e potrebbe essere scomodo portarsi dietro il passeggino.
- Percorsi speleo-avventura: il percorso azzurro dura circa 2 ore, con poche difficoltà da affrontare. Ideale per chi sceglie di avvicinarsi alla speleologia. Sarai immerso nel fango e il percorso è caratterizzato da brevi arrampicate, cunicoli, strettoie e scivoli. Il percorso rosso dura invece 3 ore è adatto solo agli esperti poichè più impegnativo.
50 anni dalla scoperta
Un’ottima occasione per visitare le grotte può essere il prossimo settembre, quando verrà celebrato l’anniversario dei 50 anni dalla loro scoperta.

Il 2021 è un anno speciale per gli appassionati del mondo sotterraneo. L’Unione Internazionale di Speleologia (UIS) ha infatti deciso di dichiararlo Anno Internazionale delle Grotte e del Carsismo. L’iniziativa #IYCK2021 (International Year of Caves and Karst), promossa dalla UIS con il supporto dell’UNESCO e di altri 100 partners internazionali, è nata proprio per sensibilizzare le istituzioni e il pubblico di tutto il mondo sulla necessità urgente di tutelare le grotte e i paesaggi carsici.
La performance di Bocelli e la copertina di National Geographic hanno segnato l’inizio di un anno all’insegna delle Grotte di Frasassi in Italia e nel mondo.
Ti piacerebbe organizzare una o più giornate alla scoperta di queste meraviglie delle Marche o scoprire altre attrazioni come questa in Italia? Contattaci attraverso il nostro questionario per ricevere il tuo itinerario di viaggio su misura, personalizzato in base ai tuoi gusti e alle tue preferenze!
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